Laboratorio in ambito autobiografico
2018
La parola autobiografia deriva del greco authòs bìos graphein, cioè scrivere della propria vita. E' un gesto che si compie tutte le volte che mettiamo al centro dell'attenzione non solo gli avvenimenti che abbiamo vissuto, ma la storia della nostra personalità, l'evoluzione dei nostri pensieri e come abbiamo reagito alla nostra avventura esistenziale. E' un viaggio attraverso le infinite stanze della nostra memoria, luogo d’incontro con se stessi e con tutte quelle manifestazioni dell’essere umano, piacevoli o meno, che abbiamo vissuto.
Parole e Immagini riporta ai dispositivi che useremo per le nostre narrazioni e, attraverso esse, ognuno e ognuna di noi potrà rievocare i propri ricordi per una ri-significazione della propria avventura esistenziale. Porre significati, anche diversi, da quelli che pensavamo essere è una delle dimensioni che la scrittura porta a galla, producendo stupore e meraviglia in chi fa scorrere la penna sul foglio, senza intervenire troppo con il controllo di cosa scrivere.
Obiettivi:
l’Obiettivo generale del laboratorio è quello di permettere al partecipante di facilitare la visualizzazione della propria dimensione e la lettura di sé e quindi la metodologia autobiografica rappresenta il “manuale d’uso” che consente di utilizzare lo strumento “scrittura” come mezzo di conoscenza del sé.
Gli obiettivi specifici del laboratorio sono:
- facilitare la lettura del ricordo e degli eventi
- sensibilizzare il partecipante ad una dimensione del sé
- facilitare la lettura del contesto di appartenenza da un punto di vista relazionale ed emozionale
- facilitare l’elaborazione e la lettura critica del vissuto, “costringendo” il partecipante ad una personale e naturale ridefinizione del perimetro in cui rilegare interpretazioni, preconcetti, pregiudizi.
- far comprendere l'importanza della scrittura come dimensione utile nell'ordinare, organizzare ed elaborare l'esperienza, anche lavorativa
Metodologia
Sarà suddiviso in 8 incontri da 3 ore ciascuno.
Ogni sollecitazione sarà spiegata e raccontata e i partecipanti dovranno sentirsi a proprio agio.
Ogni giornata sarà caratterizzata dalle seguenti fasi:
- accoglienza, (dalla seconda giornata scrittura diaristica)
- sollecitazione (o scrittura o gioco),
- restituzione,
- sollecitazione (o scrittura o gioco),
- restituzione,
- sollecitazione (o scrittura o gioco),
- restituzione,
- conclusione.
La ripetibilità delle fasi si rende necessaria per poter programmare in dettaglio le attività, tuttavia la necessità di mantenere una attenzione del gruppo e l’esigenza del formatore di stupire i partecipanti si giocherà sulla varietà dei giochi e delle sollecitazioni di scrittura e su una parte di originalità che il conduttore saprà “giocarsi” all’interno del gruppo leggendone le dinamiche ed i messaggi verbali e non verbali che il gruppo metterà in gioco.